
 Partito
della Rifondazione Comunista - Direzione
Partito
della Rifondazione Comunista - Direzione 
| Una delle condizioni per la costruzione del partito di massa di Milziade CapriliI mille vantaggi dei giornalini e dei notiziari locali di Beatrice GiavazziL'iniziativa del partito in agricoltura di Vincenzo AitaIstruzioni per l'uso - LA TESSERA DEL PARTITO di Enzo JorfidaElezioni amministrative 1998: gli adempimenti di Sandra CerusicoInchiesta del circolo "Lenin" di San Giuliano Milanese | 
| UNA DELLE CONDIZIONI PER LA COSTRUZIONE DEL PARTITO DI MASSAMilziade Caprili
Cè un intreccio persistente - di cui abbiamo
discusso da ultimo a  Bellaria - tra il modo della nostra rappresentanza
nei Consigli e la  costruzione di un partito di massa. Non vedere
o peggio negare  questo intreccio renderebbe due cattivi servizi:
al partito ed  allimpegno di tante compagne e tanti compagni. Non
è possibile  pensare alla costruzione di un partito comunista
di massa  prescindendo dal largo rapporto che un numero crescente
di nostri  consiglieri ha con le popolazioni, con i problemi iniziando
da quelli  più minuti, con i bisogni di molta parte dei cittadini,
quelli più  deboli, senza parola che rischiano di essere inconsistenti
in tanta  parte di scelte che pure direttamente o indirettamente li 
riguardano. In molte realtà (ma si danno eccezioni anche  consistenti)
la nostra rappresentanza è non solo quella più  conosciuta
ma lunica conosciuta. Ciò chiama in campo il ruolo  diretto
del partito, la conoscenza che il Circolo ha della realtà che in 
qualche modo deve rappresentare, il suo grado di apertura.  Mi pare
proprio una condizione necessitata quella di lavorare  sempre più
alla costruzione di un percorso di integrazione di forze  peraltro
tutte preziose per la costruzione di un partito comunista di  massa.
Non sarei sincero se dicessi che questo percorso virtuoso  risulta
essere in cima  ai pensieri di tutti. Ci sono limiti e difetti 
anche gravi di cui si sta da tempo discutendo e che non affidano la 
possibilità di un loro superamento a meri  fatti procedurali
o di  pura organizzazione. La loro risoluzione sta nel saper tutti
quale  rotta si deve tenere. È vero o non è vero che
esiste un surplus di  elettoralismo che va eliminato? È vero
o non è vero che le fasi  elettorali scandiscono molto della
vita di alcune nostre  organizzazioni? Ovviamente sto parlando non
della cura necessaria  per affrontare la composizione dei programmi,
la scelta delle  alleaze, la selezione dei candidati, le vere e proprie
iniziative di  campagna elettorale. Anzi, qui sento che cè
un limite che stiamo  superando anche se con qualche difficoltà.
Prendiamo i  programmi, per esempio. Che significa mettere al centro
le  periferie? Significa lavorare realtà per realtà
per determinare con  quali risorse di dovranno affrontare i temi delle
strutture dei  quartieri, dei centri sociali, centri anziani, poliambulatori, 
biblioteche, spazi verdi, viabilità, recupero edilizio; quali sostegni 
possono essere indirizzate alle fasce più deboli, più esposte
al vento  di difficoltà che lingresso in Europa non ha fatto
scomparire. Ma  non basta: pensiamo al grande tema della partecipazione
e al  valore, che in tempi di riduzione della democrazia, oggi assume. 
Allora: cè in molte realtà un fitto reticolo di associazioni,
di gruppi,  di volontariato che può essere collegato ad un
lavoro, quello di  portare al centro le periferie, che tenta di invertire
una tendenza  concentrata a salvaguardare di una città una
sola parte, una sola  immagine. Intendiamoci: questo lavoro sarà
possibile e sarà utile se  diverrà un lavoro di tutti
e di tutte. Per dirla chiaramente penso si  possa seguire il percorso
che veniva indicato nelle conclusioni del  Convegno di Chianciano
sul partito. Dicemmo allora che esisteva un  rischio di ritorno alla
separatezza, un rischio di autonomizzazione  della nostra presenza
nelle istituzioni, una sorta di divisione del  lavoro per cui tu nelle
istituzioni ti occupi della politica, tu nel  sociale ti occupi del
sociale, tu nel partito ti occupi del partito. Per  evitare questi
percoli non ci sono scorciatoie, ma è necessario  mantenere
una rotta, un orizzonte.  Esiste un primato sovraordinatore delle
attività di ogni lavoro  politico di partito ed è la
collocazione di classe, la centralità del  conflitto di classe,
la centralità della condizione sociale. | 
| I MILLE VANTAGGI DEI GIORNALINI E DEI NOTIZIARI LOCALI
I giornalini e i notiziari di Federazione o di circolo
sono strumenti  molto utili per arrivare, con una spesa contenuta,
ai nostri iscritti,  ai nostri simpatizzanti, insomma a tutti quelli
che riteniamo utile  informare, orientare, cui far conoscere la nostra
linea politica e  tutte le iniziative del partito.  Un esempio
concreto: per spedire a 1500 iscritti di una federazione  un importante
documento approvato dal Comitato Politico  Federale o linvito a partecipare
ad una importante iniziativa o  manifestazione di partito, con la
spedizione postale STAMPE  spenderemmo 750.000 lire (500 lire luno).
Se utilizziamo  labbonamento postale, previsto per linvio dei giornalini, 
possiamo avvalerci della tariffa agevolata che ci permette di spedire 
il documento agli stessi 1500 indirizzi con sole 165.000 (110 lire 
luno). Un bel risparmio per una federazione o per un circolo, che in 
genere non navigano nelloro. Immaginate il risparmio se  volessimo
spedire del materiale informativo sulle posizioni del PRC  a tutte
le famiglie di un comune o di una città.  Pertanto fare un
giornalino di federazione o di circolo è un  obiettivo che
dovremmo attuare quale strumento di informazione  irrinunciabile.
Attorno alle redazioni dei giornalini di federazione  o di circolo
è facile concentrare il lavoro dei nostri militanti,  soprattutto
quello dei giovani iscritti, che sono speso fortemente  interessati
a questa attività. A loro si può chiedere di rintracciare 
notizie significative, trovare documenti importanti su singoli temi, 
recensire attività culturali di interesse. Attraverso il giornalino
di  federazione, a un circolo viene data la possibilità di
far conoscere le  proprie attività agli altri circoli della
stessa federazione, mettere a  disposizione degli altri le proprie
esperienze, verificare nei fatti  concreti lattività complessiva
della federazione, attivare angoli di  discussione attraverso rubriche
delle lettere o altro.  Questo aiuta anche ad instaurare un rapporto
positivo di  partecipazione collettiva alla vita del partito, aiuta
a far girare le  informazioni e le idee fra tutti i nostri iscritti.
Per i giornalini di  federazione o di circolo suggeriamo di coinvolgere
 nello scrivere,  nel registrare e nel riportare la cronaca di un'importante
iniziativa,  nel fare unintervista, ecc.  il massimo numero di militanti
e  dirigenti, ma  diversamente da un quotidiano nazionale  
lesperienza ci induce a suggerire calorosamente di evitare la  formalizzazione
di redazioni, di direttori, ecc. per evitare  duplicazioni di ruoli,
conflitti interni, e lo svuotamento del ruolo  degli organismi dirigenti
di partito democraticamente eletti dagli  iscritti. Chi dirige e fa
il giornalino della federazione o del circolo  sono gli organismi
dirigenti della federazione o del circolo, tenendo  conto che un giornalino
fa linea politica allinterno e allesterno  del partito e quindi
sarebbe antidemocratico far dirigere  il  giornalino e quindi
far determinare gli orientamenti e la linea, da  chi non è
stato eletto democraticamente dagli organi dirigenti  preposti. Suggeriamo
pertanto di affidare a uno o più compagni il  compito operativo
di fare il giornalino, ma di dare al segretario e  alle segretarie
delle federazioni o del circolo la responsabilità  politica
di dirigere il giornalino. Pertanto, per evitare possibili  equivoci
o polemiche, è bene far coincidere anche formalmente il  direttore
politico del giornalino con il segretario della federazione.  Ovviamente
affinché il giornalino possa essere registrato in  Tribunale
cè bisogno di un compagno iscritto allAlbo dei  giornalisti
che affiancherà il Direttore politico come Direttore  responsabile. 
Ma ci sono alcuni passaggi di tipo amministrativo per consentire la 
registrazione delle pubblicazioni nel Registro della Stampa (che ci 
consentono di usufruire, ad esempio, di tariffe agevolate per la 
spedizione in abbonamento postale) che bisogna conoscere ed  attivare
come primo passo per la realizzazione dei nostri giornali di  partito. 
Pensiamo possa essere di utilità farvi conoscere tutta la procedura 
burocratica (pubblicata qui di seguito) che ci consenta di arrivare 
allobiettivo politico della pubblicazione della nostra stampa di 
partito. 
 Modalità per liscrizione nel registro della stampa (Art. 5 della L. 8 febbraio 1948 N.47)Per ottenere liscrizione di un periodico nel registro della Stampa, occorre che il proprietario (listanza del partito) la richieda espressamente al Tribunale competente, in base al luogo in cui si effettuerà la pubblicazione (allegato A). Alla richiesta di registrazione devono essere allegate due dichiarazioni, una del proprietario (partito) e una del direttore responsabile (allegati B e D), dalle quali risultino nome e cognome, luogo e data di nascita e residenza, il titolo del periodico, la sede dello stesso, il carattere (es. giornale del partito .) e la periodicità (trimestrale, bimestrale, quindicinale, ecc ), la tecnica attraverso la quale sarà diffuso (postel, stampa, radiodiffusione sonora e/o televisiva, teletext, Videotel Telecom o televideo RAI, telescrivente, videocassetta, CD, musicassetta, rete telegrafica, personal computer, rete telefonica, audiotext-audiotel, CD-ROM, floppy-disk). Nelleventualità che leditore sia persona diversa dal proprietario, occorre una dichiarazione dello stesso (allegato C). Se il proprietario è una persona giuridica (es. il Partito), alla dichiarazione deve essere allegata la copia dello Statuto autenticata da un notaio. Se persone fisiche, il proprietario, leditore, il direttore responsabile, il legale rappresentante (tesoriere) devono depositare in cancelleria del Tribunale i seguenti documenti:
 Concessioni governativeOccorre depositare lattestazione del versamento di £ 250.000 sul c/ c postale n. 8003 intestato a Ufficio Registro Tasse di Roma  Concessioni Governative. Diritti di cancelleria e imposte di bollo. (Legge 231 febbraio 89, n. 99) £ 12.000 mediante marche speciali per diritti di cancelleria. £ 60.000 mediante marche da bollo.Beatrice Giavazzi Coordinatrice della Segreteria 
regionale dellEmilia Romagna Questo articolo è tratto dallultimo numero di Lettera dal Regionale, quindicinale del Coordinamento regionale del PRC dell Emilia Romagna | |||
| ALLEGATO A(carta da bollo £.20.000)Sezione per la stampa  e linformazione 
 Chiedeai sensi dellarticolo 5 della legge 8 febbraio 1948, numero 47 la registrazione del periodico. .......... il ................... FIRMA ...................... | ALLEGATO B(carta da bollo £.20.000)Sezione per la stampa e linformazione 
 DICHIARAai sensi dellarticolo 5 della legge 8 febbraio 1948, numero 47, nella sua qualità di Tesoriere e quindi legale rappresentante del Partito della Rifondazione Comunista, che lo stesso partito è proprietario del periodico (titolo e periodicità) a carattere .......... con sede ........ Via ..... che sarà pubblicato in (Comune compreso nella circoscrizione del Tribunale destinatario della dichiarazione) (*) ............... il ..............FIRMA AUTENTICATA ......................... ........ (articolo 20 della legge 4/1/1968 numero 15) | ALLEGATO C(carta da bollo £.20.000)Sezione per la stampa e linformazione 
 DICHIARAai sensi dellarticolo 5 della legge 8 febbraio 1948, numero 47, nella sua qualità di Tesoriere e quindi legale rappresentante del Partito della Rifondazione Comunista, che lo stesso partito è editore del periodico (titolo e periodicità) a carattere .......... con sede ........ Via ..... che sarà pubblicato in (Comune compreso nella circoscrizione del Tribunale destinatario della dichiarazione) (*) ............... il ..............FIRMA AUTENTICATA ......................... ........ (articolo 20 della legge 4/1/1968 numero 15) | ALLEGATO D(carta da bollo £.20.000)Sezione per la stampa e linformazione 
 DICHIARAai sensi dellarticolo 5 della legge 8 febbraio 1948, numero 47, di essere il direttore responsabile del periodico (titolo e periodicità) a carattere .......... con sede ........ Via ..... che sarà pubblicato in (Comune compreso nella circoscrizione del Tribunale destinatario della dichiarazione) (*) ............... il ..............FIRMA AUTENTICATA ......................... ........ (articolo 20 della legge 4/1/1968 numero 15) DOCUMENTIA questa dichiarazione del direttore responsabile vanno allegati i seguenti documenti: a) certificato di cittadinanza italiana (esente da bollo) b) certificato di godimento dei diritti politici in bollo da £. 20.000 c) certificato di residenza in bollo da £. 20.000 d) certificato di iscrizione nellAlbo dei Giornalisti del direttore responsabile in bollo da £. 20.000. Ordine dei Giornalisti della regione ........... Via .......... Città ........... Tel ................... | 
| (*) (indicare anche lindirizzo e il nome della tipografia) | |||
| L'INIZIATIVA DEL PARTITO IN AGRICOLTURA
Il lavoro avviato dal nostro Partito per definire e costruire
le  coordinate per la ripresa di un intervento sulle politiche agricole 
nazionali ed europee ha avuto carattere discontinuo, pur nel  costante
sforzo di rendere chiaro un percorso politico capace di  aprire la
discussione allinterno del Partito e di stabilire e  mantenere relazioni
con soggetti sociali (lavoratori autonomi,  braccianti e lavoratori
dellagro industria) che risultano  fondamentali anche nella costruzione
del Partito di massa.  Il punto di partenza è stata lassunzione
di due componenti. La  prima: la caduta a sinistra (da almeno due
decenni) di una seria  ipotesi politica riferita al comparto agricolo
e agroalimentare e di  una idea dello sviluppo che assumesse queste
problematiche  fondamentali per leconomia del Paese; la seconda:
le profonde  modificazioni intervenute nelle dinamiche strutturali
del comparto  e, quindi, della scomposizione di classe così
determinata; il mondo  dellagricoltura ha conosciuto negli ultimi
20 anni, il massimo della  scomposizione e della frammentazione. Grandi
processi di  trasformazione sovranazionali ci hanno consegnato un
quadro  profondamente modificato con cui abbiamo lobbligo di 
confrontarci e con strumenti nuovi, capaci di incidere nelle  contraddizioni
dello sviluppo assumendo la crisi della  rappresentanza con tutte
le sue lacerazioni, e le sconfitte che essa  porta per lavorare ad
un suo superamento.  Lobiettivo di costruire una politica del settore,
dunque, richiede la  necessità di mettere in campo sia il primo
livello di analisi, capace di  aggiornare i riferimenti concreti da
cui muovere una proposta  politica, sia un percorso di sperimentazione
e di verifica dei possibili  strumenti di intervento che siano in
grado di costruire elementi di  ricomposizione sociale.  Liniziativa
messa in campo dalla Direzione nazionale ha consentito  di definire
un percorso necessario al recupero degli strumenti  critici e la comprensione
delle trasformazioni intervenute nelle  politiche agricole mondiali
e la ricaduta inedita rispetto al passato  che esse hanno avuto nel
disegnare nuovi equilibri economici e  sociali nelle nostre campagne. 
Le tensioni che esplodono così massicce in questi ultimi mesi (quote 
latte, olivicoltura, agrumi, ecc.) rimandano direttamente al peso 
delle scelte di politica agricola europea, al venir meno del ruolo 
delle funzioni e delle scelte nazionali. Gli effetti dei processi di 
globalizzazione e dello svuotamento del rapporto sviluppo, lavoro e 
territorio sono gli effetti neo-liberisti, della ristrutturazione 
capitalistica che colpisce la vita concreta dei soggetti impegnati nel 
mondo agricolo.  Dunque alle condizioni di debolezza strutturali del
comparto  agricolo ereditato dalle gestioni democristiane, si aggiunge
oggi il  peso di questi effetti a disegnare un quadro di difficoltà
economica  e sociale insopportabile, a cui i comunisti hanno il compito
di  opporre una proposta capace di contrastare le politiche comunitarie 
e nazionali con un disegno alternativo di sviluppo.  Ormai è
sufficientemente chiaro questo scenario, nei suoi aspetti  più
importanti, il nostro compito è definire obiettivi generali e di 
medio periodo, strumenti politici ed organizzativi in grado di  ricomporre
questi soggetti, di far valere unipotesi per il Partito di  massa
capace di costruirsi e di rafforzarsi.  In Europa nel quadro dellattuazione
del trattato di Maastricht si  passerà dallattuale 9,3 % di
occupati nel settore agricolo al 7% nel  2005, in particolare in Italia
il calo di occupati sarà del 4,5 %. Dal  quadro della spesa
comunitaria dal 1992 al 1996 per i prodotti  vegetali Germania, Francia
ed Inghilterra aumentavano la quota  finanziaria per le loro agricolture
dal 44% del 1992 al 48,5% del  1996 (Fonte Inea, maggio 1997). Questa
politica è frutto di scelte che  intervengono, con misure di
incentivi, a premiare la rendita  improduttiva, favorendo la grande
proprietà speculativa e  comprimendo sempre di più le
condizioni di lavoro (lavoro in  affitto, caporalato) permettendo
uno sfruttamento maggiore a  vantaggio delle multinazionali, della
ricerca della  commercializzazione che realizzano sempre più
profitti.  Occorre aprire una seria verifica con la Comunità
Europea perché  chiuda la fase della politica dei prezzi introducendo
vincoli e  parametri che tuteli il lavoro autonomo, il lavoro dipendente
e i  consumatori è interesse delle stesse aziende particolarmente
quelle  medie e piccole componente rilevante della nostra agricoltura. 
La Conferenza agraria nazionale che si terrà ad Orvieto il 20 giugno 
deve impegnare tutto il Partito in un lavoro di analisi su questi temi 
per definire proposte in grado di rispondere alle problematiche che 
oggi investe questo comparto. Vincenzo Aita Responsabile nazionale  Agricoltura
del PRC  | 
| ISTRUZIONI PER L'USO - La tessera del PRC
E ancora abbastanza diffusa lidea che il tesseramento,
la concreta  compilazione della tessera, sia un fatto burocratico.
Niente di più errato!  Infatti la nostra tessera (con i dati
delliscritto o delliscritta) è non solo la  nostra carta
di identità, ma anche lunico strumento che consente ai  gruppi
dirigenti del partito (del Circolo, della Federazione e del  Nazionale)
di conoscere il carattere del Partito, la sua composizione  sociale,
la presenza dei sessi, letà, la condizione lavorativa e il luogo
di  lavoro, le associazioni in cui i comunisti e le comuniste sono
presenti, il  livello di autofinanziamento che, attraverso la quota
tessera, il Partito  realizza, il grado di istruzione, il luogo di
studio. E per questo che  insistiamo.  Attraverso la completa
e corretta compilazione dei tagliandini (di tutti e  tre i tagliandini
allegati alla tessera) svolgeremo anche un pezzo di  indagine utile
non solo per conoscerci ma per conoscere un pezzo di  società
che noi rappresentiamo.  La corretta e completa compilazione dei tagliandini
ci permette di  conoscere e sapere su base territoriale (comune e
provincia) per esempio,  quanti sono i comunisti e le comuniste che
lavorano in una determinata  azienda (privata o pubblica), che studiano
o insegnano nei licei o negli  istituti professionali, che svolgono
una professione di avvocato,  ingegnere, medico, o sono commercianti
o artigiani, chi sono e quanti  sono i pensionati e quanti i senza
lavoro. Permette inoltre ai singoli  dipartimenti nazionali e di Federazione
di costruire unanagrafe di  iscritte e iscritti a cui inviare le
posizioni del partito su temi specifici  (sanità o commercio
o scuole, sulle telecomunicazioni, sulla Fiat o le  Ferrovie dello
stato), di conoscere riunioni e di poter utilizzare  competenze specifiche. 
Non ci stancheremo di ripeterlo. Non è unattività burocratica,
ma una  parte (forse troppo sconosciuta, in ombra ma importantissima)
di lavoro  politico a cui linsieme dei gruppi dirigenti dovrebbe
dedicarsi di più, se si  vuole essere veramente dirigenti di
Partito. Come si fà a dirigere bene un  Partito, e in primo
luogo un Partito comunista, se non si conoscono i  propri iscritti? 
1) Non sempre, scrivendo a mano il nome e il cognome, si riesce a capire 
bene se si tratta di compagno o compagna. La crocetta su M o F  consente
di individuare subito il sesso  2) Segnaliamo di indicare sempre prima
il nome del comune e poi il  nome del Circolo. Ciò permette
di sapere in quel Comune (dove esista  più di un circolo) quanti
iscritti ci sono.  3) Occorre indicare bene la professione, il mestiere
o lattività (medico e  non semplicemente libero professionista,
artigiano e non lavoratore  autonomo)  4) La massima precisione
va dedicata a questa dicitura, per consentire di  sapere quanti comunisti
e comuniste lavorano o studiano in quel  medesimo luogo e poter operare
per costruire il Circolo di luogo di  lavoro o di studio.  5)
Per sindacati si intendono sia quelli dei lavoratori dipendenti che 
quelli dei lavoratori autonomi o delle libere professioni  6) UISP,
ARCI, ACLI, Circoli ricreativi o culturali, dopolavoro ecc. Sono 
tutti elementi utili per conoscere la nostra presenza in queste  associazioni
che organizzano centinaia di migliaia di cittadini.  7) Dal parlamentare
europeo al consigliere di amministrazione di un  ente pubblico 
8) Il più leggibile possibile, anche per evitare errori postali. 
9) Va scritto limporto versato per liscrizione al circolo.  E un
aspetto importantissimo per la legge 675 del 31/12/96 sulla tutela 
delle persone rispetto al trattamento dei dati personali Enzo Jorfida del Dipartimento Organizzazione nazionale |    | 
| ELEZIONI AMMINISTRATIVE 1998: ADEMPIMENTI
Il turno elettorale amministrativo di primavera è
articolato in  cinque domeniche comprese tra i mesi di maggio e giugno.
Il turno  più consistente è certamente quello del 24
maggio per quantità di  elettori coinvolti. Si rinnovano tutti
i consigli provinciali della  Sicilia oltre ai consigli provinciali
di Reggio Calabria, Ancona e  Treviso. I comuni che votano sono 528
di cui 413 votano con il  maggioritario e 115 con il proporzionale.
Tra i comuni che votano  con il proporzionale ben 23 sono capoluogo
di provincia (Asti,  Cuneo, Como, Rovigo, Verona, Savona, Parma, Piacenza,
Pistotia,  Lucca, Frosinone, Rieti, lAquila, Isernia, Lecce, Matera,
Enna,  Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani, Cagliari, Oristano). Gli 
eventuali turni di ballottaggio si disputeranno domenica 7 giugno. 
Il 31 maggio si voterà per rinnovare il Consiglio regionale della 
Valle dAosta mentre quello del Friuli Venezia Giulia sarà rinnovato 
il 14 giugno. In Friuli si voterà con una nuova legge elettorale 
proporzionale. Sempre il 14 giugno si vota per alcuni consigli  comunali
del Friuli tra cui Gorizia. Per i comuni del Friuli  leventuale turno
di ballottaggio è fissato per il 28 giugno. 
 I seggi elettorali si costituiscono per lautenticazione delle schede alle ore 16.00 del sabato precedente le elezioni; riaprono alle ore 6.00 della domenica e restano aperti per la votazione dalle 7.00 alle 22.00. Per il primo turno le operazioni di scrutinio delle schede si svolgono a partire dalle ore 7.00 del lunedì successivo alla votazione ad eccezione del Friuli Venezia Giulia che scrutinerà le schede del Consiglio Regionale la sera stessa delle votazioni. Per leventuale turno di ballottaggio le operazioni di scrutinio delle schede inizieranno intorno alle 22.30, appena chiusa la votazione. La designazione dei rappresentanti di lista o di gruppo
presso i  seggi elettorali non è obbligatoria. Tuttavia è
prassi consolidata che  in tutti i seggi ci sia la presenza di nostri
rappresentanti di lista. La  designazione dei rappresentanti può
essere fatta esclusivamente  dai delegati di lista o di gruppo risultanti
sulla dichiarazione di  presentazione depositata al Comune (in caso
di elezioni comunali e  circoscrizionali) o al Tribunale (in caso
di elezioni provinciali o  regionali). La designazione deve essere
fatta per iscritto e la firma  dei delegati deve essere autenticata
da uno dei soggetti autorizzati  (notaio, pretore, cancelliere di
pretura e di tribunale, sindaco,  assessore delegato in via generale
a sostituire il sindaco assente o  impedito, assessore appositamente
delegato, presidente del  consiglio circoscrizionale, segretario comunale,
funzionario  appositamente incaricato dal sindaco, giudice di pace
e segretario  giudiziario).  Per ogni seggio elettorale può
essere indicato un rappresentante  effettivo ed uno supplente. 
 
 Le designazioni possono essere presentate: 
 Assenza dal lavoro per tutti coloro che sono impegnati presso i seggiI rappresentanti di lista, così come gli scrutatori, il presidente e il segretario del seggio elettorale hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni elettorali. I giorni di assenza dal lavoro compresi in tale periodo sono considerati, a tutti gli effetti, giorni di attività lavorativa; ciò significa che hanno diritto al pagamento di specifiche quote retributive, in aggiunta alla ordinaria retribuzione mensile, ovvero a riposi compensativi, per i giorni festivi o non lavorativi eventualmente compresi nel periodo di svolgimento delle operazioni elettorali.Facoltà dei rappresentanti di listaI rappresentanti di lista ed i rappresentanti dei gruppi di candidati: a) hanno diritto di assistere a tutte le operazioni dellUfficio elettorale, sedendo al tavolo dellufficio o in prossimità; b) possono fare inserire succintamente nel verbale eventuali dichiarazioni; c) sono autorizzati a portare - allinterno del seggio - un bracciale o un altro distintivo con riprodotto il contrassegno della lista o del gruppo che rappresentano.Modalità di espressione del votoComuni con popolazione fino a 15.000 abitanti (fino a 10.000 per la Sicilia, fino a 5.000 per il Friuli Venezia Giulia).Il voto è valido in ognuno dei seguenti casi: a) lelettore ha tracciato un segno di voto sul contrassegno prescelto, b) ha tracciato un segno sul nominativo del candidato alla carica di sindaco; c) ha tracciato un segno di voto sia sul contrassegno prescelto che sul nominativo del candidato a sindaco collegato; d) ha espresso un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale appartenente alla lista compresa nel corrispondente spazio. Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti (superiore a 10.000 per la Sicilia, superiore a 5.000 per il Friuli Venezia Giulia). Il voto è valido in ognuno dei seguenti casi: a) lelettore ha tracciato un segno di voto sul contrassegno prescelto (il voto è valido sia per la lista che per il sindaco collegato); b) ha tracciato un segno di voto sia sul contrassegno prescelto che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista; c) ha tracciato un segno di voto sul contrassegno prescelto e sul nominativo di un candidato a sindaco non collegato alla lista votata; d) ha tracciato un segno di voto solo sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco (in questo caso è esclusa ogni attribuzione di voto alla lista o alle liste collegate al sindaco); e) ha espresso un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale (in questo caso è valido il voto di preferenza, quello di lista, e il voto al candidato a sindaco collegato). Consigli provinciali Ciascun elettore può esprimere il proprio voto unicamente sul simbolo posto alla sinistra di un candidato alla carica di consigliere provinciale. Il voto espresso in questo modo è valido sia per il candidato a consigliere provinciale che per il candidato a presidente della provincia. Non è ammesso il voto al solo presidente della Provincia né è ammesso il voto disgiunto (presidente e lista non collegati tra loro) come è consentito invece per i comuni superiori. Da tenere sempre presente questo concetto: la validità dei voti contenuti nella scheda deve essere ammessa ogni qualvolta se ne possa desumere la volontà effettiva dellelettore. Sono invece nulli i voti contenuti in schede che presentano scritture o segni tali da far ritenere, in modo inoppugnabile, che lelettore abbia voluto far riconoscere il proprio voto. Sandra Cerusico Ufficio elettorale nazionale | 
| INCHIESTA DEL CIRCOLO "LENIN" DI SAN GIULIANO MILANESE
Lesigenza di svolgere uninchiesta tra  tutti gli
iscritti e le iscritte di  Rifondazione Comunista di San Giuliano 
nasce come necessità da parte dei  compagni e delle compagne
del circolo  Lenin di 
 
 
 TIPOLOGIAPer quanto riguarda la tipologia degli iscritti possiamo evidenziare che la maggioranza è rappresentata per il 67,82% da uomini e il 32,18 da donne. Letà prevalente è dai 35 ai 44 anni e con il 39,08% seguita dalla fascia 45  54 con il 17,24% e molto pochi sono i giovani che rappresentano solo il 6,9% fino ai 25 anni mentre gli iscritti con più 65 anni rappresentano il 15%. Il dato che emerge rappresena una difficoltà di coinvolgimento delle giovani generazioni e la prevalenza di una generazione cresciuta politicamente negli anni 70. Per quanto riguarda la scolarità, la maggioranza, cioè il 63%, è medio bassa (licenza elementare e media inferiore), solo uno su tre ha il diploma di scuola media superiore e una minima percentuale pari al 3% possiede la laurea. Questo dato rappresenta probabilmente una situazione più generale di bassa scolarità presente nel territorio di San Giuliano. Sarebbe interessante approfondire le motivazioni (per esempio quanto incide il fatto che in questo comune non ci sono istituti superiori, presenti per altro a San Donato e Melegnano comuni con popolazione inferiore o uguale). Possiamo dire che le compagne e i compagni costruiscono le loro relazioni affettive nella coppia e nella famiglia poichè la maggioranza pari al 57% ha un nucleo familiare di tre o quattro persone, il 26% ha un nucleo familiare di due, solo 1 su 10 è single. Il mondo del lavoro dipendente prevale con il 46%tra operai, impiegati e insegnanti, il 14% rappresenta il lavoro autonomo tra rappresentanti, commercianti, artigiani ecc., il rilevante 22% è la percentuale dei pensionati, l8% sono i disoccupati e lavoratori atipiciRAPPORTO CON IL PARTITO E PROVENIENZA POLITICAE prevalente il dato di fedeltà e di continuità delliscrizione e del rinnovo del tesseramento poiché l87% è iscritto o dalla nascita del partito (uno su tre) o con continuità (oltre la metà), dagli anni successivi il 12% ha un rapporto discontinuo con il Partito o si è iscritto questanno, e più precisamente: A uno su dieci dichiara di non aver rinnovato la tessera perché nessuno è passato a proporlo e quindi lo sforzo dellattività dei compagni del circolo per il tesseramento è riconosciuto trattandosi di una percentuale molto bassa A il 3% non si è più tesserato perché non si è più riconosciuto nelle scelte del Partito L8% rappresenta chi non si è tesserato con continuità per motivi personali. Numericamente sono 3 nuove iscrizioni e 5 recuperi. Per quanto riguarda la provenienza politica la maggioranza degli iscritti per la prima volta fa una scelta di partito. Abbiamo rilevato che la provenienza politica è rappresentata per il 36% PCI e FGCI, il 10% DP, LC, MLS, PDUP ecc. mentre il 55% dichiara di non essere mai stato tesserato a un partito precedentemente, il 45% dichiara di essere stato iscritto ad altri partiti o organizzazioni politiche. Gli iscritti alle Organizzazioni Sindacali confederali o autonome rappresentano il 36% degli iscritti: 29 alla CGIL, nessuno alla CISL e UIL, 2 ai sindacati autonomi. In realtà tenendo in considerazione la base di riferimento per liscrizione sindacale (lavoratori dipendenti 46% più i pensionati 22%) la percentuale aumenta al 53%. Il 15% è iscritto ad associazioni:; ANPI, CENTRO, OASI, WWF, AVIS, ADL, C.S. ETEROTOPIA, ROCCABRIVIO, ARCI, SPORT HANDICAP. Il 54% non è iscritto. La stragrande maggioranza degli iscritti pari al 91% non svolge attività di volontariato, solo uno su dieci svolge attività di volontariato presso la Croce di San Giuliano e il Centro di pronto intervento. Risposta alle domande 7 e 8 del questionario. Più di nove compagni e compagne su dieci iscritti al circolo conosce chi ricopre lincarico di segretario nazionale del partito, gli altri, pur conoscendo Bertinotti, non lo collegano al ruolo. Abbiamo riscontrato le stesse percentuali per lincarico di presidente del partito: otto compagni o compagne su dieci lo riconducono al suo ruolo mentre gli altri pur conoscendo Cossutta non sanno che è il presidente del partito. La considerazione che ne traiamo e che il 20% degli iscritti pur conoscendo Bertinotti e Cossutta non ritengono necessario doversi informare sulle cariche istituzionali del partito e hanno un atteggiamento che esprime in parte il senso di appartenenza ma daltra parte anche una eccessiva delega. CONOSCENZA E PARTECIPAZIONE ALLATTIVITA DEL CIRCOLO Per quanto riguarda lubicazione della sede del circolo Lenin l89% sa dove si trova e il 23% ci passa davanti e legge i manifesti, il 22% partecipa agli attivi e solo il 9,2% non la frequenta e chiede informazioni ai comagni. Il 29% emerge come assidua presenza allattività del circolo non riconducibile alle altre 3 risposte e riferita alla cosiddetta militanza. L82% considera la sede situata in una zona comoda. Per quanto riguarda la vita politica del circolo a San Giuliano dalle risposte emerge che purtroppo non cè una particolare attenzione alle scadenze elettorali infatti il 62% non sa quanti voti ha ottenuto Rifondazione comunista alle ultime elezioni politiche a San Giuliano. Aumenta linteresse e la conoscenza se parliamo delle elezioni amministrative infatti il 60% sa che abbiamo 3 consiglieri comunali e il 56% un assessore inoltre il 91% considera la nostra presenza allinterno dellAmministrazione comunale fondamentale per la realizzazione del programma e utile per far sentire la voce dei ceti più deboli. Per quanto riguarda il rapporto fra il nostro elettorato e il numero di iscritti al Circolo il 51% lo ritiene inadeguato e afferma la necessità di una maggiore campagna di tesseramento, uno su tre si pone il problema di un maggior coinvolgimento dellelettorato mentre il 17% esprime come motivo del divario tra elettorato e iscritti la paura dellappartenenza. La Festa di Liberazione che viene organizzata a settembre al Parco della Quercia viene considerata dalla stragrande maggioranza degli iscritti una scadenza importante: l80% vi partecipa, 29 compagni e compagni ci hanno lavorato e 41 lhanno frequentata, solo il 20% non ha partecipato. Questa manifestazione viene considerata importante per ribadire la presenza politica nel territorio dal 71%, è unoccasione di festa per il 55%, viene considerata importante per i dibattiti politici dal 44% ed è utile per il finanziamento per il 43%. La considerazione utile da fare è verificare se i compagni di San Giuliano sono sufficienti per organizzare la festa o se il supporto dei compagni di Colturano, Vizzolo, Peschiera B. è indispensabileRAPPORTO CON LA STAMPA QUOTIDIANA NAZIONALE E LOCALERispetto allacquisto dei giornali quotidiani possiamo dire che il 37% li acquista tutti i giorni o quasi, il 17% 2 o 3 volte alla settimana, l8% una volta alla settimana, il 36% più raramente. Liberazione è il quotidiano acquistato dal 41% degli iscritti con la seguente frequenza: il 13% tutti i giorni o quasi, l8% 2 o 3 volte alla settimana, il 6% 1 volta alla settimana. Gli altri non lo acquistano mai anche se il 10% lo legge ma non lo compra e quindi 1 su tre nopn lo compra e non lo legge. Il non acquisto o lacquisto sporadico è legato a motivi economici per il 2% (probabilmente viene considerato il secondo giornale) oppure ha difficoltà di reperimento per il 6%. Per il 17% viene considerato un giornale troppo di partito dando un valore negativo a questa motivazione e quindi o non viene acquistato o viene acquistato raramente nelle occasioni in cui è interessante conoscere la linea del partito (elezioni politiche, crisi di governo). Il 24% lo acquista proprio perchè esprime la posizione del partito. Il 23% afferma di informarsi solo attraverso la televisione Il giornalino Rifondazione scritto e diffuso dai compagni del circolo è letto almeno una volta dal 61% degli iscritti mentre il 39% non lo conosce. RACCOLTA PROPOSTE, OPINIONI E DISPONIBILITA DEGLI ISCRITTI Alla domanda di quali ulteriori inizative dovrebbe organizzare il circolo Lenin il 41% ritiene necessario sviluppare iniziative culturali e sul lavoro nel territorio, il 20% ritiene più utile sviluppare i contatti con la gente, l11% vorrebbe una casa del popolo e in realtà solo il 3% desidera la consegna a domicilio di Liberazione Rispetto al rapporto tra il circolo e gli iscritti il 53% vorrebbe un giorno fisso al mese per la riunione di tutti i tesserati in sezione, il 47% gradisce comunicazioni scritte sullattività del Partito, il 9% vuole essere informato attraverso la visita a domicilio da parte di un compagno. Rispetto alla disponibilità di tempo da dedicare allattività del partito il 52% ha risposto affermativamente con le seguenti frequenze: 22% un paio di ore alla settimana, il 6% tutti i giorni un paio di ore, 6% un paio di ore 2 o 3 volte alla settimana, il 18% un paio di ore al mese. Unendo le frequenze giornaliere e settimanali si raggiunge indicativamente il dato della militanza pari al 29% e il rimanente 5% si dichiara disponibile su richiesta specifica da definire di volta in volta. Il 47% non offre disponibilità di tempo. Lultima domanda relativa allimportanza del metodo del sondaggio esprime le seguenti opinioni: il 98% considera molto utile o utile questa iniziativa, solo il 2% la considera poco utile o inutile.Nota bene: eventuali divari in difetto delle percentuali sono la conseguenza di mancate risposte mentre eventuali divari in eccesso sono riconducibili a risposte multiple.Una copia del questionario può essere richiesto al circolo Lenin, Via Giovanni XXIII, 15 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) | 
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Partito della Rifondazione Comunista
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